Agriturismo Gamberaldi

         la Storia

 

Il Sentiero Garibaldi

Giuseppe Garibaldi

Coinvolto in una secolare sfida tra finanzieri e contrabbandieri, il territorio si è avvolto in un fitto intreccio di sentieri che si snodano all’ombra di querce e castagni, e non è un caso che, 400 anni dopo, il Sacerdote e Patriota don Giovanni Verità disegnasse per questi monti una via di fuga dallo Stato Pontificio verso il Granducato di Toscana che sarebbe passata alla storia come “La Trafila di don Giovanni Verità”. È una rete di sentieri e mulattiere con punti di appoggio che rendeva possibile la fuga di patrioti e carbonari perseguitati da Pio IX verso il più liberale Granducato, e che fu utilizzata anche da Giuseppe Garibaldi in fuga dallo Stato Pontificio dopo la caduta della Repubblica Romana e la morte di Anita, che transitò da Gamberaldi nella notte tra il 22-23 settembre 1849, (vedi Matulli, le vie del grano e del sale pag. 157). Oggi quel un sentiero è stato completamente recuperato e segnato, è noto come il “Sentiero di Garibaldi” ed è il riferimento per escursioni spontanee ed organizzate